mercoledì 26 marzo 2014

E se prendessimo la mongolfiera?

Ci sono luoghi che sembrano nati per magia e luoghi in cui la magia l'ha fatta la Natura e la Storia. Proprio come quelli che vi descriviamo adesso, facendo una gita a pochi chilometri dalla Spizzica, concedendoci il lusso di fare un giro “largo” per far conoscere uno dei paesaggi naturalistici più incantevoli dell'Umbria. 


Il lago di Corbara (foto Wikipedia)

A una quarantina di minuti da Spizzicacacio, nel cuore del Parco Fluviale del Tevere, ecco le rive frastagliate del Lago di Corbara, che sarà anche un lago artificiale (creato da una diga negli anni Sessanta) ma è così bello che proprio nei suoi pressi apparecchia i suoi tavoli Vissani, il “mago” più rinomato della gastronomia italiana. Il lago, con le sue acque, nel corso degli anni ha creato un ecosistema straordinario per bellezza e per ricchezza di piante e animali: boschi ad alto fusto sono abitati da daini, mufloni, e da tantissimi piccoli uccelli che rendono la visita estremamente piacevole. Per chi vuole fermarsi per un giusto pic-nic, non mancano le aree attrezzate punti di servizio per turisti. 


Todi (foto Pinterest)

Noi proprio qui imbocchiamo la strada statale che da Orvieto conduce alla nostra meta, godendoci il panorama fino a Todi. Città edificata dagli Etruschi tra il III e il I secolo a.C., diventa castello nel Medioevo, epoca in cui fioriscono le sue attività comerciali e artigianali. Solo un breve periodo di decandenza nel XIV secolo, ché già alla fine del XV secolo Todi si arricchisce di tesori architettonici tra cui il nostro preferito, il Tempio della Consolazione, costruito tra il 1508 e il 1607. Leggenda vuole che un operaio, privo della vista da un occhio, incaricato di svellere i rovi dalla zona, trovando un'edicola con un dipinto della Vergine abbia usato il suo fazzoletto per ripulire il volto della Madonna dalla terra. Non appena finito, dovendosi asciugare il viso dal sudore, l'operaio usò lo stesso fazzoletto e, non appena lo ebbe passato sul viso, riacquistò la vista per miracolo. 


Il Tempio di Maria della Consolazione (foto Pinterest)

Certo il Tempio è bellissimo, uno dei più alti esempi di arte rinascimentale in Umbria. Impianto a croce greca, cinque cupole più una centrale, si pensa essere opera della scuola del Bramante ma di certo si sa che i lavori per la sua costruzione vennero affidati ad Antonio da Sangallo il Giovane. L'immagine della leggenda è ancora qui, al suo interno, e viene ritenuta ancora miracolosa. 


Mongolfiere in piazza del Duomo a Todi

Solitamente nel mese di luglio si svolge proprio qui il Gran Premio Internazionale Mongolfieristico, una specie di gara tra mongolfiere provenienti da tutto il mondo che si rincorrono sul cielo della cittadina umbra.


Per ogni informazione, curiosità o altro contattateci scrivendo a info@laspizzica.it Qui la mappa della gita:

 

domenica 16 marzo 2014

Una gita da favola


«Giunti in fondo, toccarono improvvisamente l'erba di Rohan: cresceva rigogliosa come un verde mare sin sui piedi dell'Emyn Muil. Il torrente scomparve in una lussurreggiante vegetazione di crescioni e piante acquatiche, ed essi lo udivano gorgogliare attraverso verdi gallerie e lunghi pendii pianeggianti che lo conducevano lontano sino alla valle dell'Entalluvio» (J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli - Le due Torri, cap "I Cavalieri di Rohan")


Non c'è volta che, imboccato lo svincolo per San Vito in Monte, appare sulla collina la luce dorata del duomo di Orvieto, non tornino alla mente le parole da fiaba con cui Tolkien descrive il regno di Rohan, la cui capitale è la leggendaria Edoras.

Come Edoras, Orvieto sembra custodire magie di altri tempi, storie che sembrano nascere all'ombra delle sue guglie gotiche e che si raccontano abbassando il tono della voce, tanto da poter ascoltare l'allergo gorgoglio del fiume Paglia, che tutto contento -dopo aver ricevuto proprio qui le acque del Chiani- scorrere fino a tuffarsi nel Tevere.

Orvieto, a circa 40 Km dalla Spizzica, è una delle mete turistiche più famose dell'Umbria grazie ai suoi monumenti meravigliosi: non c'è solo quel capolavoro immenso del Duomo, bensì tutta una teoria di scorci, angoli, vicoli e panorami che si aprono all'improvviso quasi fossero nati proprio dalla fantasia di qualche scrittore.

Il Pozzo di San Patrizio - ph. Pinterest
Solo per dare qualche accenno a quanto di particolare possa trovarsi in questa città, possiamo raccontarvi del Pozzo di San Patrizio, costruito per volere di Papa Clemente VII ad Orvieto tra il 1527 e il 1537. 

Il pozzo, profondo un po' più di 53 metri con un diametro di 13 metri, si visita grazie a due rampe di scale elicoidali che contano 248 gradini, su cui si aprono 70 grandi finestre. 

L'atmosfera è così magica che quasi tutti i turisti sono spontaneamente indotti a gettarvi una monetina ché sugelli la promessa di un ritorno.

Orvieto, il Duomo: a sinistra, la facciata; a destra, particolare degli affreschi all'interno

Non possiamo non fare neppure un accenno alla meravigliosa cattedrale, intitolata a Santa Maria Assunta, considerata uno degli esempi più belli di architettura gotica.

Il Duomo, la cui costruzione ebbe inizio nel 1290 per volere di Papa Niccolò IV, venne ultimato solo nella seconda metà del XVI secolo. Si succedettero, quindi, molti architetti e scultori, ma certo l'opera nel suo complesso desta solo meraviglia.

A cominciare dagli splendidi bassorilievi che ne decorano i piloni della parte inferiore della facciata, ritenuti "uno degli esempi più mirabili di scultura gotica in Italia".
Databili al XIV secolo, raccontano il destino dell'uomo dalla Creazione al Giudizio: partendo dal pilone all'estrema sinistra (e procedendo verso destra) si guardano scene dalla Genesi, scene che raccontano Eventi Messianici, poi vi si ammira il Nuovo Testamento e infine il Giudizio Finale.  

Orvieto, oltre che scrigno di tesori monumentali, è anche città da gustare a tavola. A cominciare dal suo vino, l'Orvieto Doc, così buono da dare un tocco di "colore" ad un piatto tipico, la gallina ubriaca, così chiamata proprio perché cotta nel vino. Olio e castagne Dop fanno della zuppa di ceci e castagne una vera leccornia; e ancora funghi, tartufi, carne di lepre e di cinghiale, fino alle deliziose ciambelline all'anice.

Per ogni informazione, non esitate a contattarci scrivendo a info@laspizzica.it 
Qui, intanto, eccovi una comoda mappa:

sabato 1 marzo 2014

Iniziamo a parlare di escursioni

CasaSpizzicacacio è il punto di partenza ideale per escursioni di varia lunghezza e difficoltà sia a piedi che in bicicletta (su strada o mountain-bike) per sentieri opportunamente segnati sia verso il monte o lungo il corso del torrente Fersinone.



A disposizione degli ospiti, cartine con itinerari per ogni tipo di esigenza, anche se l'esperienza ci porta ad ammettere che di solito i quattro passi sulla strada provinciale (su cui passa un'auto ogni tanto) diventino otto, poi sedici... perché si resta rapiti ad ammirare un panorama diverso ad ogni curva per qualche chilometro!

In generale delle escursioni di breve o medio raggio offrono delle vere sorprese come il piccolo e 
Santuario della Madonna dell'Olivo, risalente al XVII secolo, con la fonte di acqua benedetta sotto la piccola chiesa bianca, solitaria in mezzo ai campi e la sua spiritualità antica e semplice.

E poi i tanti borghi medievali come Mercatello, Rotecastello, Collelungo e Cibottola - dove si trova l'unica torre medievale in Europa a pianta ettagonale (7 lati) – i castelli di Monte Lagello, Civitella dei Conti e Sant'Apollinare.

Montecastello di Vibio è un piccolo gioiello che racchiude uno dei teatri più piccoli d'Europa, poco più di un salotto, ma con tutto il necessario, compreso sipario e fondale dipinti da pittori di notevole fama agli inizi del XIX secolo.


Foto > pag, facebook La Scarzuola
A 20 minuti di macchina, andando in direzione del bellissimo castello di Montegiove, che merita una visita a parte, si trova La Scarzuola, luogo caro a San Francesco che pare vi abbia soggiornato nel 1218 e dove fu costruito un eremo. Di esso non resta molto, ma la storia del sito è sorprendente: negli anni '50 del XX secolo l'architetto romano Tommaso Buzzi lo acquistò per realizzarvi una sua città ideale che rispecchiava i suoi interessi alchemici e visionari. La si può visitare su appuntamento ed è sede di concerti e mostre.

A un'ora di macchina al massimo sono raggiungibili tutti i luoghi straordinari per cui l'Umbria è famosa nel mondo: le città d'arte e i conventi, le manifestazioni culturali di respiro internazionale (Festival di Spoleto, Umbria Jazz, Sagra Musicale Umbra), le suggestive rievocazioni storiche con giostre e cortei, la tradizione artigianale e culinaria da scoprire anche senza guide stellate.