domenica 18 maggio 2014

Tempo di fragole a San Biagio della Valle



A pochi passi dalla Spizzica, a San Biagio della Valle, è tempo di festeggiare le fragole, con la buonissima sagra che si svolge dal 29 maggio all'8 giugno.



Sotto il grande albero del nostro giardino, lì dove in estate è bello ritrovarsi per una partita a carte o anche solo per godere dell'ombra con "vista piscina", in effetti proprio in questi giorni si potrebbe gustare una merenda a base di fragole appena raccolte, ché questa terra di fragole ne produce tante e così buone da meritare una sagra che ne festeggi il sapore.

A una mezz'ora scarsa da qui, ad esempio, c'è la frazione di Marsciano, San Biagio della Valle, che proprio alle fragole dedica l'inizio del mese di giugno, ottima occasione per visitare la zona del famoso Bosco della Caccia, oppure per una escursione sul colle di Monticelli, con la sua deliziosa chiesetta di San Paolo, all'interno della quale si aprono caratteristici archi in cotto, e che custodisce dipinti attribuiti a Meo da Siena.  

Torniamo alle fragole. In effetti, chiamarle "frutta" non è proprio corretto, che i veri frutti sono i puntini bianchi disseminati sulla parte esterna della polpa rossa, che altro non è che l'infiorescenza ingrossata della pianta. Bè, qualunque cosa sia è innegabile che si tratta di qualcosa di buonissimo.
Buona, e fa anche bene. Tanto per ricordarne solo le virtù più importanti, possiamo dire che attivano il metabolismo dei grassi e, visto che sono ricche di fibre, limitano l'assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Hanno un alto centenuto di vitamina C e sono ricche di potassio, in più sono ricche di antiossidanti e persino di acido folico, ottimo per mantenere in ottima salute la nostra memoria.

Le fragole, che Shakespeare chiama "frutto delle fate", sono anche protagoniste di molti miti e leggende. A noi piace quello che racconta una leggenda Cherokee, che dice di un bruttissimo litigio tra il Primo Uomo e la Prima Donna. Un litigio così brutto che lei decide di abbandonare l'amato. Magari avrebbe voluto lasciarlo con la fatidica frase "me ne torno da mia madre!", ma non essendo cosa fattibile, la Prima Donna si trovò a vagabondare per i boschi, arrabbiatissima. Il Primo Uomo, per farla tornare, le fece trovare - al risveglio - il bosco tutto tappezzato di fragole, e lei, seguendo quella scia di fruttini rossi, fece ritorno dall'amato: la bontà di quel regalo aveva dissolto ogni incomprensione e riacceso l'amore.



Una 

martedì 1 aprile 2014

Aprile in Valnerina

Incanta da secoli con la sua esplosione di fiori la Valnerina, quell'angolo di Umbria che, a guardarlo così declinato in ogni possibile colore della Natura, ricorda più l'Eden che un luogo realmente esistente. E raggiungibile!


La Valnerina - foto da Pinterest

Quello che vi proponiamo qui è il calendario delle manifestazioni che accenderanno questa valle "incantata" proprio nei prossimi giorni di aprile.

Cascia

18 aprile, ore 21.30  
Processione del Cristo morto 
Collegiata di Santa Maria - vie della città 


Cascia - Foto dal sito dell'Amministrazione Comunale

«La Processione,che rievoca la passione di Cristo, muove dalla Collegiata di Santa Maria lungo le vie della cittadina, illuminate per l’occasione con lumini e torce. Il grido lamentoso delle donne e degli uomini che all’unisono intonano il Miserere, e lo strisciare impetuoso delle catene che i Penitenzieri, rigorosamente incappucciati, legano ai piedi nudi, per rendere ancora più aderente il loro incedere alla salita sul Golgota,sono gli unici squarci sonori di questa notte carica di misteri. Le stazioni della Via Crucis, dipinte su stendardi si drammatizzano, con la presenza di uomini e donne, che replicano il mistero dell’evento. Il feretro del Cristo morto, trasportato a spalla, segue i Penitenzieri, gli anonimi espiatori che nascondono il loro corpo ed il loro volto sotto vesti nere, quasi a volersi confondere con le tenebre della notte». Per maggiori informazioni: 0743.71401 

Norcia 
18 aprile, ore 21.00 
Processione del Cristo morto
intorno alle mura di cinta della città 


Norcia - Foto da Pinterest

«A Norcia la Processione del Cristo morto sfila lungo le mura cittadine, il corteo con oltre 400 partecipanti in costume rappresenta le scene in quadri viventi. La crudezza della rappresentazione cresce man mano che ci si avvicina al momento della crocifissione e da lontano si intravedono le croci sulle quali tre uomini fanno rivivere il dramma»Per maggiori informazioni: 0743.828173 

Monteleone di Spoleto 
18 aprile, ore 21.00 
Processione del Cristo morto 

Monteleone di Spoleto - Foto da Pinterest

«Il Venerdì Santo c’è l’esposizione del Santissimo Sacramento con l’Adorazione Liturgica che si svolge dalla mattina fino alla sera. Le campane della chiesa non suonano, in segno di lutto per la morte di Gesù. Momenti caratteristici del Venerdì Santo sono l’Adorazione della Croce e la Processione che inizia dalla chiesa di S. Francesco, si snoda per le vie principali del paese fino ad arrivare in pineta. Personaggi significativi sono le Pie Donne, interpretate da tre ragazze del paese completamente vestite di nero e con il viso coperto in segno di lutto, che seguono la statua del Cristo morto. La manifestazione è organizzata dalle confraternite del Santissimo Sacramento (i Bianchi) - che ha il compito di portare in processione il S. Sacramento , e quella della Buona Morte (i Neri), che porta la croce e le statue di Gesù morto e della Madonna». Per maggiori informazioni: 0743.70421 

Monteleone di Spoleto 
20 aprile, ore 12.00 
Processione di Pasqua 

«La processione parte e termina nella Chiesa di San Francesco, parte del castello. Oratorio benedettino prima e dei frati dell’Ordine dei Minori Conventuali poi, fu da questi ultimi ingrandito intorno al 1285. All’interno sono presenti anche preziosi affreschi del XV e XVI secolo, ancora ben visibili nel presbiterio della parte inferiore, dedicata a S. Antonio Abate ed a S. Antonio di Padova. Nella navata, ora adibita a teatrino, si aprono due arcosolii in pietra con preziosi dipinti della seconda metà del Duecento». Per maggiori informazioni: 0743.70421 

Vallo di Nera 
20 aprile, ore 10.00 
Colazione di Pasqua in Piazza 

Vallo di Nera - Foto da Facebook - Pro Loco Vallo di Nera

«Vallo di Nera è un libero castello fondato nel 1217. L’insediamento sorge sopra un colle a dominio di uno slargo della valle del Nera. La mattina di Pasqua è nella splendida cornice della Piazza di San Giovanni che viene consumata la ricca colazione pasquale. Salumi, formaggi, uova sode, frittate, pizze di pasqua dolci e salate, uova di cioccolata sono i protagonisti della colazione vallana ». Per maggiori informazioni: 0743.616143 

Monteleone di Spoleto 
21 aprile, ore 17.00 
Processione di Pasquetta 

«La processione parte dalla Chiesa di San Giovanni e, seguita dai fedeli, arriva nella Chiesa di San Francesco». Per maggiori informazioni: 0743.70421 

Norcia, Campi 
30 aprile 
Festa del Piantamaggio 

L'interland di Norcia - Foto da Facebook - Pro Loco di Castelluccio di Norcia 

«La sera del 30 aprile, alcuni volontari piantano un albero, a sostituzione del “maggio” vecchio. Generalmente il "maggio" è un pioppo scelto fra tanti per la sua imponenza e lunghezza. Una volta spogliato della corteccia simbolo di purezza e fertilità, viene poi aggiunto un ramo rigoglioso, simbolo dello sbocciare dell’amore. Infine, sulla sommità del “maggio” viene innalzata la bandiera italiana. La festa risale a tempi remotissimi: fu sicuramente pagana, per celebrare i riti di maggio, della fertilità e della rinascita della terra». Per maggiori informazioni: 0743.820225 


Preci - Foto da Pinterest
Preci e frazioni 
30 aprile 
Festa del Piantamaggio 


L’antica tradizione del piantamaggio vuole che gli abitanti di Preci e dei paesi limitrofi si rechino nel pomeriggio del 30 aprile lungo gli argini del fiume, alla ricerca di pioppo da tagliare. L’albero viene privato della corteccia, adorna-to di una fronda e della bandiera nazionale. In seguito all’addobbo, il "maggio" viene piantato nella piazza principale. Il rito propiziatorio è espletato per favorire la crescita dei frutti e del foraggio, ma in passato questa festa forniva anche l’occasione per formare nuove coppie di fidanzati. Dopo aver piantato il "maggio", tutti coloro che hanno partecipato danno inizio al rinfresco, così la serata è vissuta come un momento di allegria e unione». Per maggiori informazioni: 0743.937808 

Concludiamo questo calendario con le nostre informazioni, ovvero con le mappe stradali che vi aiuteranno a raggiunge-re i luoghi che vi consigliamo partendo proprio dal nostro Casale Spizzicacacio:

per Cascia






per Monteleone di Spoleto



per Norcia



 per Preci



per Vallo Di Nera




Per tutte le ulteriori informazioni non esitate a contattarci al tel. (+39) 347 4500475


Le date e gli eventi contenuti nel presente calendario potrebbero subire variazioni non dipendenti dal Servizio Turistico che ce le ha fornite. Si consiglia di verificare lo svolgimento della manifestazione contattando l’Ente o Associazione di riferimento: Ufficio Informazioni di Cascia tel. 0743 71147 info@iat.cascia.pg.it; Comune di Monteleone di Spoleto – tel. 0743 70421; Ufficio Informazioni di Norcia - tel. 0743 828173 - turismo@comune.norcia.pg.it; Comune di Preci – tel. 0743 937808; Comune di Vallo di Nera – tel. 0743 616143 

Si ringrazia per le informazioni il Servizio Turistico Associato (Cascia), tel. 0743 71401 - info@iat.cascia.pg.it - www.lavalnerina.it 

mercoledì 26 marzo 2014

E se prendessimo la mongolfiera?

Ci sono luoghi che sembrano nati per magia e luoghi in cui la magia l'ha fatta la Natura e la Storia. Proprio come quelli che vi descriviamo adesso, facendo una gita a pochi chilometri dalla Spizzica, concedendoci il lusso di fare un giro “largo” per far conoscere uno dei paesaggi naturalistici più incantevoli dell'Umbria. 


Il lago di Corbara (foto Wikipedia)

A una quarantina di minuti da Spizzicacacio, nel cuore del Parco Fluviale del Tevere, ecco le rive frastagliate del Lago di Corbara, che sarà anche un lago artificiale (creato da una diga negli anni Sessanta) ma è così bello che proprio nei suoi pressi apparecchia i suoi tavoli Vissani, il “mago” più rinomato della gastronomia italiana. Il lago, con le sue acque, nel corso degli anni ha creato un ecosistema straordinario per bellezza e per ricchezza di piante e animali: boschi ad alto fusto sono abitati da daini, mufloni, e da tantissimi piccoli uccelli che rendono la visita estremamente piacevole. Per chi vuole fermarsi per un giusto pic-nic, non mancano le aree attrezzate punti di servizio per turisti. 


Todi (foto Pinterest)

Noi proprio qui imbocchiamo la strada statale che da Orvieto conduce alla nostra meta, godendoci il panorama fino a Todi. Città edificata dagli Etruschi tra il III e il I secolo a.C., diventa castello nel Medioevo, epoca in cui fioriscono le sue attività comerciali e artigianali. Solo un breve periodo di decandenza nel XIV secolo, ché già alla fine del XV secolo Todi si arricchisce di tesori architettonici tra cui il nostro preferito, il Tempio della Consolazione, costruito tra il 1508 e il 1607. Leggenda vuole che un operaio, privo della vista da un occhio, incaricato di svellere i rovi dalla zona, trovando un'edicola con un dipinto della Vergine abbia usato il suo fazzoletto per ripulire il volto della Madonna dalla terra. Non appena finito, dovendosi asciugare il viso dal sudore, l'operaio usò lo stesso fazzoletto e, non appena lo ebbe passato sul viso, riacquistò la vista per miracolo. 


Il Tempio di Maria della Consolazione (foto Pinterest)

Certo il Tempio è bellissimo, uno dei più alti esempi di arte rinascimentale in Umbria. Impianto a croce greca, cinque cupole più una centrale, si pensa essere opera della scuola del Bramante ma di certo si sa che i lavori per la sua costruzione vennero affidati ad Antonio da Sangallo il Giovane. L'immagine della leggenda è ancora qui, al suo interno, e viene ritenuta ancora miracolosa. 


Mongolfiere in piazza del Duomo a Todi

Solitamente nel mese di luglio si svolge proprio qui il Gran Premio Internazionale Mongolfieristico, una specie di gara tra mongolfiere provenienti da tutto il mondo che si rincorrono sul cielo della cittadina umbra.


Per ogni informazione, curiosità o altro contattateci scrivendo a info@laspizzica.it Qui la mappa della gita:

 

domenica 16 marzo 2014

Una gita da favola


«Giunti in fondo, toccarono improvvisamente l'erba di Rohan: cresceva rigogliosa come un verde mare sin sui piedi dell'Emyn Muil. Il torrente scomparve in una lussurreggiante vegetazione di crescioni e piante acquatiche, ed essi lo udivano gorgogliare attraverso verdi gallerie e lunghi pendii pianeggianti che lo conducevano lontano sino alla valle dell'Entalluvio» (J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli - Le due Torri, cap "I Cavalieri di Rohan")


Non c'è volta che, imboccato lo svincolo per San Vito in Monte, appare sulla collina la luce dorata del duomo di Orvieto, non tornino alla mente le parole da fiaba con cui Tolkien descrive il regno di Rohan, la cui capitale è la leggendaria Edoras.

Come Edoras, Orvieto sembra custodire magie di altri tempi, storie che sembrano nascere all'ombra delle sue guglie gotiche e che si raccontano abbassando il tono della voce, tanto da poter ascoltare l'allergo gorgoglio del fiume Paglia, che tutto contento -dopo aver ricevuto proprio qui le acque del Chiani- scorrere fino a tuffarsi nel Tevere.

Orvieto, a circa 40 Km dalla Spizzica, è una delle mete turistiche più famose dell'Umbria grazie ai suoi monumenti meravigliosi: non c'è solo quel capolavoro immenso del Duomo, bensì tutta una teoria di scorci, angoli, vicoli e panorami che si aprono all'improvviso quasi fossero nati proprio dalla fantasia di qualche scrittore.

Il Pozzo di San Patrizio - ph. Pinterest
Solo per dare qualche accenno a quanto di particolare possa trovarsi in questa città, possiamo raccontarvi del Pozzo di San Patrizio, costruito per volere di Papa Clemente VII ad Orvieto tra il 1527 e il 1537. 

Il pozzo, profondo un po' più di 53 metri con un diametro di 13 metri, si visita grazie a due rampe di scale elicoidali che contano 248 gradini, su cui si aprono 70 grandi finestre. 

L'atmosfera è così magica che quasi tutti i turisti sono spontaneamente indotti a gettarvi una monetina ché sugelli la promessa di un ritorno.

Orvieto, il Duomo: a sinistra, la facciata; a destra, particolare degli affreschi all'interno

Non possiamo non fare neppure un accenno alla meravigliosa cattedrale, intitolata a Santa Maria Assunta, considerata uno degli esempi più belli di architettura gotica.

Il Duomo, la cui costruzione ebbe inizio nel 1290 per volere di Papa Niccolò IV, venne ultimato solo nella seconda metà del XVI secolo. Si succedettero, quindi, molti architetti e scultori, ma certo l'opera nel suo complesso desta solo meraviglia.

A cominciare dagli splendidi bassorilievi che ne decorano i piloni della parte inferiore della facciata, ritenuti "uno degli esempi più mirabili di scultura gotica in Italia".
Databili al XIV secolo, raccontano il destino dell'uomo dalla Creazione al Giudizio: partendo dal pilone all'estrema sinistra (e procedendo verso destra) si guardano scene dalla Genesi, scene che raccontano Eventi Messianici, poi vi si ammira il Nuovo Testamento e infine il Giudizio Finale.  

Orvieto, oltre che scrigno di tesori monumentali, è anche città da gustare a tavola. A cominciare dal suo vino, l'Orvieto Doc, così buono da dare un tocco di "colore" ad un piatto tipico, la gallina ubriaca, così chiamata proprio perché cotta nel vino. Olio e castagne Dop fanno della zuppa di ceci e castagne una vera leccornia; e ancora funghi, tartufi, carne di lepre e di cinghiale, fino alle deliziose ciambelline all'anice.

Per ogni informazione, non esitate a contattarci scrivendo a info@laspizzica.it 
Qui, intanto, eccovi una comoda mappa:

sabato 1 marzo 2014

Iniziamo a parlare di escursioni

CasaSpizzicacacio è il punto di partenza ideale per escursioni di varia lunghezza e difficoltà sia a piedi che in bicicletta (su strada o mountain-bike) per sentieri opportunamente segnati sia verso il monte o lungo il corso del torrente Fersinone.



A disposizione degli ospiti, cartine con itinerari per ogni tipo di esigenza, anche se l'esperienza ci porta ad ammettere che di solito i quattro passi sulla strada provinciale (su cui passa un'auto ogni tanto) diventino otto, poi sedici... perché si resta rapiti ad ammirare un panorama diverso ad ogni curva per qualche chilometro!

In generale delle escursioni di breve o medio raggio offrono delle vere sorprese come il piccolo e 
Santuario della Madonna dell'Olivo, risalente al XVII secolo, con la fonte di acqua benedetta sotto la piccola chiesa bianca, solitaria in mezzo ai campi e la sua spiritualità antica e semplice.

E poi i tanti borghi medievali come Mercatello, Rotecastello, Collelungo e Cibottola - dove si trova l'unica torre medievale in Europa a pianta ettagonale (7 lati) – i castelli di Monte Lagello, Civitella dei Conti e Sant'Apollinare.

Montecastello di Vibio è un piccolo gioiello che racchiude uno dei teatri più piccoli d'Europa, poco più di un salotto, ma con tutto il necessario, compreso sipario e fondale dipinti da pittori di notevole fama agli inizi del XIX secolo.


Foto > pag, facebook La Scarzuola
A 20 minuti di macchina, andando in direzione del bellissimo castello di Montegiove, che merita una visita a parte, si trova La Scarzuola, luogo caro a San Francesco che pare vi abbia soggiornato nel 1218 e dove fu costruito un eremo. Di esso non resta molto, ma la storia del sito è sorprendente: negli anni '50 del XX secolo l'architetto romano Tommaso Buzzi lo acquistò per realizzarvi una sua città ideale che rispecchiava i suoi interessi alchemici e visionari. La si può visitare su appuntamento ed è sede di concerti e mostre.

A un'ora di macchina al massimo sono raggiungibili tutti i luoghi straordinari per cui l'Umbria è famosa nel mondo: le città d'arte e i conventi, le manifestazioni culturali di respiro internazionale (Festival di Spoleto, Umbria Jazz, Sagra Musicale Umbra), le suggestive rievocazioni storiche con giostre e cortei, la tradizione artigianale e culinaria da scoprire anche senza guide stellate.


lunedì 24 febbraio 2014

La primavera è già nell'aria

La Spizzica, con la legnaia e i gerani a colorare la loggetta
A Spizzicacacio si sente già aria di primavera. Gli alberi cominciano a indossare il loro vestito più brillante, e gli animali che vivono nel bosco si fanno vedere in giro con prole al seguito.

Qui alla Spizzica, la colonia di gatti che in inverno abita il parco si fa più allegra, come se anche i felini sapessero che presto arriveranno nuovi piccoli amici con cui scambiare giochi con bocconcini di cibo succulento. 




C'è come sempre una gran pace, che riecheggia per la valle al suono delle campane che si inseguono da San Vito fino ad Assisi e oltre. 

Da Marsciano salgono i ciclisti che scambiano borracce e risate, una curva e scompaiono nella discesa che li porterà tra i sentieri sicuri di questi boschi. 

San Rocco e San Pietro, ancora nitidi dei colori soavi del Perugino, parlano di Arte e di Cielo con gli umbri che seggono sulle panche, lì a Cerqueto, mentre da dietro la collina par di vedere i riflessi dorati del duomo di Orvieto. 

La primavera non tarderà, ma l'aria della sera è ancora frizzante.
Meglio chiudere la finestra...

lunedì 17 febbraio 2014

Benvenuti alla Spizzica

Natura e tranquillità: è questo che potremmo dire per riassumere in due parole quello che è la Spizzica. O meglio, questo è ciò che ho sempre pensato io, che la Spizzica l'ho voluta e la amo. Mi è sempre servito per "ricaricare le batterie", per ritrovare un po' di quella vita a dimensione umana che ho provato a sintetizzare in un più social #SpizzicaLife.  



Prima mi presento: mi chiamo Anna Lucia e sono la proprietaria del casale Spizzicacio, luogo in cui anche io amo trascorrere il mio tempo libero con gli amici più cari. I miei nonni materni erano di qui e qui sento le mie radici. Perché qui, tra queste colline, dove il canto degli uccelli è disturbato solo da qualche trillo di cellulare impudico, si ritorna a essere persone, esseri umani che sanno ridere, che sanno guardare in silenzio i panorami meravigliosi che si scorgono, che sanno riconoscere dall'odore una bistecca ben cotta... e che sanno rilassarsi all'ombra del grande albero - oppure a bordo della piscina - dimenticando per qualche giorno lo stress della vita quotidiana. 



Il casale è stato una fattoria fino alla fine degli anni Settanta, poi è stato abitato - sporadicamente – per qualche anno da un gruppo di giovani “capelloni” che provavano a cercare qualcosa di nuovo per se stessi allevando pecore, creando oggetti d'artigianato e suonando nelle piazze dei paesi vicini. Poi se ne sono andati anche loro, ma la casa era in una posizione troppo bella per essere abbandonata. Ho cercato di restaurarla mantenendone il carattere semplice e genuino, con gli architravi bassi e solo il camino originale. I mattoni sono quasi tutti quelli vecchi, e si vede, alcuni dei quali portano impresso il segno di una spiga di grano come buon augurio o le iniziali "E.O." dal mio bisnonno che la fece costruire.



Che questo fosse un posto "speciale" in realtà io non l'ho capito da sola. Perché per me la Spizzica era "un luogo del cuore" e basta, e pensavo che fossero i miei occhi a dipingerlo così tanto magico. A farmi comprendere la profonda bellezza del casale e dei suoi dintorni sono stati proprio gli ospiti che in questi anni si sono avvicendati. Sì, perché molti anni fa ho capito che tutto questo avrei potuto condividerlo con chi fosse in cerca di una tregua, di un momento di pausa, di un luogo dove "piantare il campo base" per andare alla scoperta di un'Italia "altra", poco chiassosa ma tanto, tanto bella!



Spizzicacacio si trova nel cuore verde dell'Umbria, con una posizione panoramica che lascia spaziare lo sguardo fino a Perugia e ai monti Sibillini. Per raggiungerlo bisogna percorrere, è vero, una strada sterrata, ma è proprio la stessa che prosegue dalla casa verso una sorgente di acqua minerale ad alto contenuto di ferro. Questa sorgente, conosciuta in tutta la zona, è raggiungibile a piedi in una mezz'ora: arrivare lì dove sgorga e sentirne il suono brillante è davvero un piacere!

A pochi chilometri, anche il torrente Fersinone, meta di escursioni naturalistiche, che aggiunge ancora un bouquet di profumi a questo podere, posto a 500 metri sul livello del mare, che sembra voler far giocare a nascondino i suoi ospiti con tutti i suoi tesori (anche questo mi è stato suggerito da alcuni ospiti che, una volta scoperto il casale, ci tornano ogni anno da... bè, tantissimo tempo!).  



Profumi, enogastronomia, arte, cultura... Tutte queste cose ci sono, sono alla Spizzica e tutto attorno. Sono state fornite dalla "fabbrica", dalla Natura, e dalla Storia. La comunicazione invece no, quella dovrò fornirla io con l'aiuto dei social il cui uso, però, resterà sempre in modalità #SpizzicaLife: proverò a farvi vedere, proverò a farvi sentire quello che davvero Spizzicacacio ha da offrire.  



Attraverso i post di questo blog vi racconterò fatti, curiosità, percorsi per escursioni... Qui a destra troverete tutte le informazioni utili e i link per trovarci su Twitter, Facebook, Pinterest e Google+ (oltre agli "umani" numeri di telefono).
Che altro dire? Benvenuti! 


Anna Lucia Innamorati




giovedì 2 gennaio 2014

Comfort Spizzicacacio



Il complesso di Casa Spizzicacacio comprende 5 appartamenti nell'edificio principale ed una dependance, più alcuni locali ad uso tecnico. 


Il casale Spizzicacio


Gli appartamenti al piano terreno, uno dei quali è adatto per l'accoglienza di persone diversamente abili, hanno ingresso indipendente, quelli al primo piano hanno accesso da una sala comune con antico caminetto.


L'Antico Fienile - Il salone


L'Antico Fienile costituisce un'unità separata che comprende: 
- 2 camere da letto 
- 2 bagni 
- ampio salone con divano letto matrimoniale 
- zona cucina 
- veranda di 40 mq ad uso esclusivo.


Gli appartamenti Acquaforte - sulla parte Nord della casa grande - e Le Nicchie - sulla parte Sud - misurano circa 70 mq e sono costituiti da: 
- 2 camere da letto 
- 2 bagni 
- un ampio soggiorno con divano letto matrimoniale 
- zona cucina.


Appartamento Acquaforte - Il soggiorno


Salendo la scala esterna sulla facciata Nord si arriva alla loggetta da cui si entra nella sala comune del primo piano con il grande camino originale della casa. Da qui si diramano i 3 appartamenti superiori.

Il primo che incontriamo è Spizzichino di 30 mq con: - 1 grande stanza matrimoniale 
- zona cucina 
- antibagno e bagno.

Segue l'appartamento Baccano di 55 mq con: 
- 2 camere da letto 
- 1 bagno 
- 1 soggiorno con divano letto matrimoniale 
- zona cucina.


Appartamento Baccano - Il soggiorno con la zona cucina


Infine, l'appartamento Fersinone, di 45 mq con: 
- 1 camera da letto 
- 1 bagno 
- soggiorno con divano letto matrimoniale 
- zona cucina.

Tutti gli appartamenti sono dotati di: TV, riscaldamento autonomo, cucina con frigorifero, gas a 4 fuochi, forno elettrico, attrezzatura completa per una cucina familiare, biancheria da letto e asciugamani.

All'esterno sono previste zone di pertinenza per ciascun appartamento attrezzate per mangiare fuori.

Sono disponibili su richiesta un lettino baby (fino a 2 anni) e lettini aggiuntivi per ragazzi.

L'ampia piscina (16mx6m) è esposta al sole dalla mattina alla sera ed è dotata di illuminazione notturna. L'acqua proviene dallo stesso pozzo che alimenta la casa ed è potabile.

La piscina


Il giardino è completamente recintato ed attrezzato con giochi e quanto serve per il relax.

Nel locale tecnico si trovano il lavatoio a mano, la lavatrice, l'occorrente per stirare eccetera. 
Il grande parcheggio adiacente è ad uso esclusivo degli ospiti.